lunedì 30 gennaio 2012

UNA COPPIA DI VALIGIE

Buongiorno a tutti!

Oggi un post un po' diverso dal solito!

Qualche tempo fa ho partecipato al concorso della Lavazza sull'Italian Experience (Italy behind Italy)
Il tema di questa iniziativa mi ha proprio affascinato. Ora il mio contributo è online; qui di seguito il titolo ed il link per accedervi:


Non solo è un'esperienza personale, ma è anche intrecciata in maniera significativa al mondo dei viaggi.
Se vi va dateci un'occhiata e se vi piace votatelo!

Grazie a tutti.

giovedì 26 gennaio 2012

AL SIGNOR MIMMO- PARTE TERZA

SIGNOR MIMMO- Ristorante a Pisa- via Cavalca

Per le precedenti recensioni date un'occhiata qui: Signor Mimmo-parte prima    


Cosa vi devo segnalare di diverso rispetto alle volte precedenti??!!
Le porzioni sono decisamente più abbondanti!!!! Wow! Non credo che sia merito del mio blog, ma la magia c'è stata.

E poi vado a menzionarvi delle pietanze davvero speciali che- con molto sacrificio! - ho testato di recente per voi:

l'Antipasto vegetariano che- a dispetto del nome- non è un comunissimo piatto di verdure grigliate, bensì un mix di vere e proprie delizie: un tortino ai funghi, dei pezzetti di Roquefort con pistacchi [qualcosa di stupefacente!], un trancio di torta di verdure e striscioline di peperoni e altre verdure al forno. Il tutto accompagnato dall'onnipresente cestino di focaccina e pane aromatizzato fatti in casa, che viene con generosità più e più volte rifornito!

Come aggiunta all'antipasto vegetariano viene servita in un secondo momento una golosa chicca: una crème brûlée, ma...udite udite!....in versione salata. Si presenta con la sua tipica crosticina in cima, ma al di sotto - anzichè il dolce - si va a gustare un morbido mix di formaggi erborinati. Buonissima!

Come secondo vi cito invece lo Spiedino di Bombette, ovvero carne di manzo grigliata e disposta in serie di piccole polpette elicoidali su uno stecchino. Il piatto è inoltre letteralmente invaso da patate al forno tagliate spesse a forma di mezza luna, dall'aspetto convintamente casalingo e dal gusto ottimo.

Ritornare in questo ristorante si è rivelata una bella idea. La serata è stata piacevolissima, il vino della casa di un produttore locale ha accompagnato degnamente il menu, e la scoperta dell'abbondanza dei coperti mi ha positivamente sorpreso.

lunedì 23 gennaio 2012

DOGGY BAG E L'AGRITURISMO LA VALLE DELL'USIGNOLO

Buongiorno a tutti!
Apro il post odierno chiarendo inannzitutto il significato di Doggy Bag. Si tratta di quella bustina, quel contenitore, quell'involucro, che ci consente di evitare gli sprechi al ristorante.
Il fatto che questo concetto sia legato ad un termine straniero ci fa capire che la pratica in questione non è stata sinora molto diffusa nel nostro Bel Paese.
Grazie a Dio c'è un'inversione di tendenza e non viene più ritenuto incivile portarsi  a casa ciò che non si è riuscito a consumare del proprio pasto al ristorante. Considerati i tempi, ma anche in generale, ritengo infatti che sia una forma di presa di coscienza e un gesto responsabile non mandare al macero quantità di cibo che popolazioni di altre parti dell'Emisfero non vedono neppure in un intero anno.

Eppure parla (o meglio scrive) una persona a cui capita sovente di non ultimare ciò che ha ordinato, non per capriccio, ma per "limitazioni strutturali" [uno stomaco delicatino che fa le bizze]; in tal caso l'aiuto migliore anti-spreco viene dagli altri commensali del mio tavolo. Anzi a dir la verità chi mi conosce ed è di buona forchetta rimane anche un po' deluso se in altri casi con voracità riesco ad ultimare tutto.
Per le persone come me e per le occasioni in cui si affrontano pasti luculliani (banchetti, festività ecc.) sarebbe buona norma poter fare affidamento per l'appunto sulla Doggy Bag e così rincasare meno appesantiti e contenti di poter gustare parte delle prelibatezze in un momento successivo.
Purtroppo non tutti i ristoranti ci vengono incontro, o perchè storcono la bocca alla richiesta di questo genere di asporto, o perchè si dicono non dotati di vaschette di alluminio o bustine (cosa peraltro strana per un posto dove si cucina!!!!).

Di recente ho pranzato all'Agriturismo La Valle dell'Usignolo, in località Sermoneta (LT).
Il giorno era festivo, le portate numerose ed abbondanti.
Non solo la cucina qui è squisita, ma il personale per di più si distingue per la propria gentilezza. Quando abbiamo alzato bandiera bianca dinanzi ad alcuni piatti (va detto che nei giorni di festa precedenti avevamo già mangiato più del dovuto) ed abbiamo chiesto la Doggy Bag, la richiesta è stata accolta con molto favore e prontamente si sono materializzati sul nostro piatto vaschette e pellicola per chiuderle.

Quanto avanzato è stato consumato tra la cena del giorno stesso ed il pranzo del giorno dopo ed era ancora buonissimo, senza alcuna ombra di dubbio!!

Ma veniamo a parlare nello specifico della Valle dell'Usignolo: innanzitutto è un agriturismo degno di questo nome, che basa veramente (a differenza di altri) la propria cucina per lo più su prodotti di propria produzione. All'esterno si può godere la meravigliosa vista di ulivi e vigneti, che sono la preziosa fonte da cui i proprietari ricavano l'olio ed il vino, destinati sia all'uso all'interno del ristorante che alla vendita diretta ai clienti.
Per quanto riguarda il menu dellUsignolo, si punta- come dicevo poc'anzi- sui prodotti genuini e del territorio e quindi di stagione.
Uno dei piatti che preferisco e consiglio è l'Antipasto del Contadino, un'abbondante selezione di assaggini che -in questo periodo- prevedono: zucca grigliata, radicchio, lenticchie, accompagnati da fagioli, ceci, mozzarelline, caprino, fritturine.
Sappiate in partenza che potreste sentirvi già sazi dopo l'entreé. Se così non fosse, non mancano prelibatezze anche tra i primi ed i secondi; ad esempio: tagliatelle al cinghiale, o - in alcune occasioni- al sugo di lepre, ravioloni con zucca e pinoli, polenta con salsiccia, scamorza e molto altro che varia di volta in volta.
La Valle dell'Usignolo dispone anche di camere, che non posso però recensire, non avendole viste; e se tutto questo non bastasse, a disposizione degli ospiti c'è anche una grande piscina. Deve essere incantevole farsi il bagno ammirando il paese di Sermoneta dal basso e attorniati dagli ulivi e dalla rigogliosa natura.
Auguro allo staff di questo locale di perseverare in quello che fa, perchè non è facile incontrare un tale mix di genuinità, bontà e gentilezza.

giovedì 5 gennaio 2012

HOTEL ORO ROSSO MONTEFALCO

Come vi dicevo, a Montefalco ho scovato un nuovo posticino in cui soggiornare che non posso non condividere con voi.

Il Palazzo Bontadosi per l'occasione era al completo, ma questa apparente sfortuna mi ha dato modo di scoprire l'albergo ORO ROSSO.
La posizione è centralissima e pur non trattandosi di un Hotel di Design come nel caso del Bontadosi- è curato ed accogliente. Il costo del pernottamento è molto più accessibile: è chiaro, i servizi sono diversi, qui non troviamo la SPA con il bagno turco o con la piscina creata all'interno dell'antica cisterna.
Ma va detto che nella camera che avevo prenotato con il mio compagno, il solo bagno era grande come due stanze da letto standard; molto gradita poi è stata la duplice presenza di box doccia e vasca, tanto più che- come potete vedere dalle foto-  questa si presenta in maniera deliziosa, isolata in una nicchia colorata e di effetto.











Ogni camera poi è contraddistinta dal suo colore, la nostra era quella lilla:

 
Al momento della prenotazione si può scegliere l'accomodation in base a tre differenti fasce di prezzo.

Per finire- elemento che non guasta mai- il personale è molto cortese! L'unica cosa di cui sono rimasta scontenta è stata la colazione, un po' troppo anonima, se non fosse stato per una porzione di dolce fatto in casa, che ha risollevato la qualità generale. Si può sempre migliorare....!!!

L'Hotel dispone di un ristorante, aperto anche a chi non pernotta e con molte pietanze sfiziose nel menu. Avendo avuto sempre altri programmi per cena, non ne ho potuto testare la cucina, quindi non posso esprimere un giudizio in merito. Però è sicuro che hanno una buona scelta di vini, soprattutto locali (in zona non possono mancare ovviamente Sagrantino e Rosso di  Montefalco!!)
Per finire: ho dato un'occhiata al sito internet. Le foto vanno bene e sono veritiere. Cambierei piuttosto il font e la veste del sito (colore dello sfondo ecc.) che non rende merito al valore reale della struttura.


Buon soggiorno e buon ponte della Befana!

mercoledì 4 gennaio 2012

UMBRIA IN AUTUNNO

Questo è un post che tengo in caldo dall'inizio di Novembre...e purtroppo ancora una volta mi trovo a constatare con quale velocità il tempo passi. Ho tanti altri contenuti in serbo per voi che si stanno accumulando; spero di condividerli al più presto.

Ma intanto vi porto indietro con me nel tempo ai giorni di ponte tra la fine di Ottobre e la festività del 1° Novembre. Io ne ho approfittato per farmi un bel giretto rilassante ed all'insegna della buona cucina in una Umbria colorata dai riflessi caldi dell'autunno.

Il sabato pomeriggio il mio giro è iniziato da Perugia:












Perugia è sempre affascinante; semmai sono rimasta un po' delusa dal mercatino di antiquariato e Brocantage. Mi aspettavo decisamente qualcosa di meno misero.


Era da un po' che mancavo da qui e mi ero persa l'attivazione del minimetrò: il suo inerpircarsi dalla pianura alla parte alta della città lo fa assomigliare più ad una piccola funivia che ad un normale tram cittadino. Molto carino ed efficiente; certamente di impatto futuristico rispetto allo stile architettonico circostante, in particolare quello del centro storico, ma penso che fosse necessario accettare questo compromesso.

La tappa successiva del sabato è un luogo di cui vi ho già parlato in occasione dei miei post riguardanti Il Palazzo Bontadosi Hotel & Spa (ovvero qui PALAZZO BONTADOSI HOTEL & SPA e qui PALAZZO BONTADOSI II PARTE): Montefalco.
Ribadisco la mia predilezione per questo piccolo centro, raccolto e romantico, che mi è entrato nel cuore.
I colori dell'autunno e le giornate con temperature sopra la media me lo hanno fatto apprezzare ancor di più (per indole non sono un'amante dei cieli grigiastri o della nebbia e neppure del freddo).
Peraltro a Montefalco ho scovato un nuovo alloggio, che recensirò al più presto per voi in qualche prossimo post.
Un'altra chicca del week-end umbro, che si disputa con Montefalco il primato nel mio cuore, è stata: Corciano. Non distante da Perugia, è un delizioso borgo medievale, dove la vita sembra essere rimasta quella semplice dei tempi antichi.
Le mura che raccolgono Corciano al suo interno sono spettacolari e maestose; dall'alto di queste si gode un panorama mozzafiato sulle bellezze naturalistiche circostanti. Un posticino romantico e che infonde tranquillità:














Certamente il mio giro in Umbria è stato caratterizzato dall'ottimo cibo: i calici erano sempre pieni di Sagrantino ed in quei giorni ho consumato dei pasti indimenticabili.
La cena a Borgo Trevi mi è rimasta decisamente impressa: si è trattata di un'esperienza culinaria all'insegna di piatti locali e genuini. Sono stata fortunata- infatti - arrivando proprio poco prima che finisse l'Ottobre Trevano; ovvero un periodo in cui sono eccezionalmente aperte le taverne, che presentano in modo conviviale una cucina basata sui prodotti di stagione, tra i quali primeggia sicuramente il sedano.
Diciamo che l'idea è quella di una sagra (come se ne organizzano in molte regioni italiane soprattutto nelle stagioni primaverile ed autunnale); non ci si ritrova però all'aperto, ma in locali che dischiudono i battenti appositamente per l'occasione.
Il menu della cena ha visto il sedano farla da padrone, in versione pinzimonio e ripieno, ma anche la polenta con pezzettini di salsiccia era una delle più gustose mangiate da anni a questa parte!!
Per quanto riguarda i pranzi, il più particolare è stato quello alle Fonti del Clitunno: innanzitutto perchè la giornata era ideale per ammirare il paesaggio (come potete vedere dalle foto c'era una luce molto calda e suggestiva).






 
E poi perchè la specialità dei ristoranti della zona è la trota, che viene pescata in loco e immediatamente cucinata (peccato che io mi sia trovata fuori proprio quando giustiziavano le povere trote....ma ho cercato di rimuovere questo ricordo!)

E per finire ed invogliarvi- se ancora non siete convinti- a visitare l'Umbria, vi lascio con un'immagine delle Vie del Sagrantino, a tesimonianza del fatto che questo magnifico vino racchiude tutta la bellezza delle zone in cui viene coltivato.