mercoledì 31 marzo 2010

SCATTI


OXFORD CAMPANILE- DI SERA

Ricordatevi che ad Oxford i più bei giardini, così come interessanti biblioteche sono all'interno di Colleges che chiudono abbastanza presto il pomeriggio. Quindi organizzatevi bene con gli orari per poterli vedere.


SANTORINI
Chiesa ortodossa. Tipica chiesa dalle cupole celesti come in gran parte della Grecia.
Le chiese anche a Santorini sono numerosissime.



PARTICOLARE DI NOTTING HILL
Quando finisce il mercato di Portobello.......



LONDRA-ADDOBBI DI NATALE
Molto spesso scelto il colore celeste a Natale nelle vie del centro per le luci sugli alberi e le decorazioni per le strade.






MURALES METROPOLITANA DI PIMLICO- LONDRA
Bel quartiere quello di Pimlico; vi può capitare di andarci per visitare la Tate Britain.

venerdì 26 marzo 2010

EL SUENO DE IBIZA-PISA

Nome chiaramente spagnoleggiante, ma posto italianissimo, sia per collocazione, che per tipo di cucina.

Ci troviamo a Pisa, in una strada piuttosto centrale: via Volturno.

Il ristorante non si fa notare particolarmente da fuori, non ha insegna, ma solo un cartello attaccato alla vetrina.
Nonostante l'ingresso sia "modesto", gli interni sono invece piacevoli.
Non parliamo di lusso o di design estremo. Gli arredi sono abbastanza semplici, ma le decorazioni, l'oggettistica e soprattutto i colori usati (tonalità del rosso e dell'arancione) rendono l'ambiente confortevole.

La sala ampia è poi suddivisa in due salette un po' più appartate, di cui una solo con divanetti e tavolini- adatta a sorseggiare qualcosa nel dopocena o a mangiare qualche stuzzichino- ed un'altra, sotto un arco, dove si può anche cenare. Il resto della stanza può ospitare diversi coperti.

La caratteristica di questo ristorantino è il rapporto qualità prezzo, specialmente per quanto riguarda il menu fisso a 15 Euro.
Contrariamente a quanto il nome - Sueno de Ibiza- ci suggerirebbe, la cucina non è spagnola, ma sarda.
[Pare che il nome si riferisca ad un locale famoso della Sardegna (?); ma non ne sono sicura].

Il menu viene declamato a voce e può essere sia di terra che di mare. Non posso garantire per le pietanze di pesce purtroppo perchè ho sempre scelto quelle di terra.
Di solito, all'interno del medesimo menu, ci sono due tipi di antipasto a scelta e due tipi di primi a scelta. Per il secondo invece c'era una sola scelta nel menu fisso (per lo meno quando sono andata io); altri piatti venivano offerti come extra- ovvero al di fuori dei 15 Euro. A proposito, informatevi prima del costo degli extra altrimenti poi vi lamenterete del conto! Lo stesso vale per eventuali prosecchini o altri drinks che possiate ordinare prima di iniziare a mangiare.
Altra nota: i dolci, il caffè e gli amari sono esclusi dal menu fisso.

L'esperienza di piatti extra che è stata fatta dai miei commensali, ha lasciato tutti contenti per la qualità. Erano due specialità sarde molto buone: il mialino al forno e la pecora al sugo.
Molto carina la presentazione del maialino al forno su una sorta di piatto realizzato con il sughero.

Nel menu fisso che ho provato io, posso indicarvi come ottima scelta il flan (meglio quello di carciofi che quello di melanzane, che ho ordinato in un'altra occasione- ma sono gusti!), la pasta con il sugo di salsiccia e ottime anche le patate al forno.

Il personale è molto cortese. Unica preghiera da rivolgere ai proprietari: fate riparare per favore il rubinetto del bagno, che è rotto già da un po'. L'ultima volta ho rischiato di farmi la doccia!!




giovedì 25 marzo 2010

UTRECHT E IL COURT HOTEL

Viaggiare per lavoro non è sempre il massimo; però qualche volta anche i viaggi di lavoro faticosi e stressanti vengono allietati da bei posti e da dettagli che coccolano e rimangono impressi.

Mi è capitato a Utrecht, cittadina deliziosa, in cui si respira tutta la leggerezza e l'allegria delle città universitarie (ho un debole per le città universitarie).
A dir la verità ho avuto anche la fortuna di capitarci in una stagione clemente: non che ci fossero alte temperature  da capogiro neppure in giugno (è sempre Olanda d'altra parte) e un giorno di pioggerellina me lo sono dovuto sorbire, ma poi questo ha lasciato spazio ad un un cielo limpido e a giornate abbastanza soleggiate.

Il centro di Utrecht è il suo punto di forza, con la sua torre del Duomo altissima che svetta su tutte le altre abitazioni e con  i suoi edifici storici (per lo più XVI- XVII) che contribuiscono a darle un tocco di romanticismo.
Nella stagione estiva il centro si anima di tavolini, sedie, panche e panchette dei vari bar e pub, e gustando un gelato o bevendo una birra si può respirare un po' la storia della città, assistere al passeggio o condividere il fermento dei gruppi universitari.

L'albergo in cui ho soggiornato e che ricordo con grande piacere è il: COURT HOTEL
Edificio centralissimo, con la comodità di poter uscire a piedi e passeggiare per le vie piene di vita che vi ho descritto prima.
Lo stabile e l'hotel hanno una lunga storia, ma tutto è stato completamente ristrutturato di recente.
Il restyling a mio avviso ha dato ottimi frutti: l'albergo propone infatti un arredamento di design curato nei dettagli.
Lo stile è moderno ma non eccessivamente minimal. Predominano i colori: viola scuro e bianco.
In ogni camera troneggiano alcune stampe con ritratti di artisti o cantanti del passato.
Un apprezzamento particolare alla stanza da bagno: la doccia non è rappresentata dalla usuale cabina con piatto di ceramica, ma è un ambiente vero e proprio, ricavato all'interno del bagno, senza tendine, battenti ecc.
L'ambiente della doccia è separato per metà tramite muro divisorio dal secondo spazio, in cui si trovano invece il lavandino, lo specchio, il portasalviette ed i servizi.
Una parte di parete del bagno, quella che dà sulla camera- zona letto- è in vetro trasparente, ma le dimensioni ridotte di questa "trasparenza" preservano comunque la privacy di chi si sta dedicando alla toletta.
Molto carina la scatolina Rituals con i vari bagnoschiuma ed altri accessori offerti dall'albergo; speziate le fragranze scelte per i saponi, lo shampoo ecc.

Per quanto riguarda la colazione, consiglio di dedicarle un po' di tempo perchè merita. La saletta ad essa adibita è ampia, luminosa, con tavoli spaziosi e grandi vetrate che danno su una bella viuzza di Utrecht.
Ho intravisto comunque dei tavolini anche all'esterno, nel cortile in ghiaia dell'hotel.

Il buffet è molto ricco (la colazione va pagata a parte ed ha un costo notevole). E' ideale se dovete o volete rinunciare al pranzo, perchè trovate ogni ben di Dio: tantissima frutta di stagione e poi marmellate fresche più tanti altri ingredienti delle tipiche colazioni continentali.
Per quanto riguarda la cena, vi suggerisco una sera di fermarvi al ristorante dell'albergo. Dovrebbe essere accessibile eventualmente anche ai non- ospiti del Court.
La sala è la medesima della colazione; i piatti preparati sono deliziosi, molto curata la loro presentazione.
Ottime le carni ed i dolci.

I prezzi del Court Hotel- considerate le comodità ed i servizi offerti- non sono altissimi.
Verificate sul sito a seconda delle date in cui volete andare: in alcuni giorni le tariffe sono più vantaggiose.



martedì 23 marzo 2010

SCIOPERI COMPAGNIE AEREE

Un grosso problema che devono affrontare spesso i viagggiatori è quello legato ai trasporti: tra agitazioni, scioperi, ritardi (ecc.) i viaggi si possono trasformare in un vero e proprio incubo.

In questi giorni ci sono stati gli scioperi di Alitalia e Meridiana: se avete già prenotato o state per prenotare con queste compagnie aeree cercate di informarvi e verificare che non siano previste altre interruzioni al regolare servizio.

Ancora più attuale è lo stato di agitazione che interessa la compagnia aerea britannica British Airways, ormai da qualche tempo in difficoltà economiche e che sta congelando stipendi o assumendo nuovo personale a quanto pare a condizioni svantaggiose. Questo è il motivo della protesta.
E a subirne le conseguenze è ovviamente chi ha scelto i loro vettori per spostarsi, sia per lavoro che per piacere.
Nonostante lo sciopero di questa settimana (2° tempo di quello già avvenuto nei giorni scorsi) dovesse riiniziare sabato 27 marzo, la realtà purtroppo sembra diversa....
A chi ha prenotato ad esempio i voli del venerdi sera p.v. con la British stanno arrivando mail e sms per informare che probabilmente anche qualche volo del 26 marzo verrà cancellato.
Andate dunque sul sito http://www.britishairways.com/ e controllate  la vostra partenza. Nel caso il volo fosse stato cancellato, troverete delle istruzioni per verificare altre disponibilità e per orientarvi in generale in questa situazione. Se cambiate compagnia a vostre spese date uno sguardo anche a come -e se - la British vi può rimborsare del disservizio.
Un disservizio che colpisce anche il mio nucleo familiare...accidenti!!!

Buona fortuna e- speriamo- buon volo!

lunedì 22 marzo 2010

PRIMAVERA PREMI E VINO



Ringrazio Raffaele per il premio che ha conferito, tra altri blog, anche al mio: il Sunshine Award.

In questa foto ci sono proprio tutti i colori ed i profumi della primavera, anche se questa settimana si prevede nuovamente un tempo piuttosto bruttino.

La primavera suggerisce tanti itinerari: in molte regioni d'Italia ad es. abbiamo la fortuna di possedere un patrimonio vinicolo notevole.
Se è questo il caso della vostra regione o di una regione da voi non distante, potete trascorrere un sabato o una domenica diversi sulle Strade del Vino.
Io l'ho fatto svariate volte in Toscana ed in Umbria. Di seguito i siti dove trovate informazioni sulla zona dei vini pisani, sull'area del Chianti (vicinanze di Firenze) e sulla zona di Montefalco, in Umbria, rinomata per il suo ottimo Sagrantino:

http://www.montipisani.com/index_strada_vino.htm
http://www.chiantirufina.com/stradadeivini/STRADE.html
http://www.stradadelsagrantino.it/


Tutti e tre i siti forniscono informazioni sul territorio, indicazioni su quali cantine si possono trovare aperte, in quali giorni e in quali orari e così via.
Per quanto riguarda la mia esperienza, posso garantire per il Sagrantino della cantina Antonelli- in Umbria, località Montefalco per l'appunto. Non faticherete a trovarne i dettagli, dal momento che è una cantina molto conosciuta e rinomata.
Se ne avete voglia poi il tour vinicolo si può trasformare in una vera e propria esperienza enogastronomica: basta fermarsi ad assaggiare le specialità locali nelle trattorie, nelle botteghe e negli agriturismi presenti in ciascuna di queste zone.
Non mi resta che dirvi: Prosit!

venerdì 19 marzo 2010

WEEK-END

(Girovaga: Vespro- Santorini)



Nell'augurarvi un buon week-end, vi lascio qualche scatto.....



                                         (Girovaga- Notturna sulla spiaggia: Santorini)

mercoledì 17 marzo 2010

TERMINAL 5- HEATHROW

La qualità delle attese negli aeroporti varia molto a seconda del luogo in cui ci si trova, da quanto tempo si ha a disposizione, dalla condizione di spirito in cui si è- o almeno questo vale per me.
Ci sono degli aeroporti in cui mi diverto tantissimo a curiosare o a mangiare qualcosa di sfizioso ed altri in cui mi annoio incredibilmente.
E molto cambia, non solo a seconda dell'aeroporto, ma anche in base al Terminal in cui si incappa.


Veramente sorprendente è il Terminal 5 dell'aeroporto di Heathrow.
Niente a che fare con i primi Terminal del medesimo aeroporto, piuttosto vetusti, anche se nel corso degli anni hanno subìto restaurazioni.

Il Terminal 5 è stato inaugurato due anni fa: nel marzo del 2008 e dalla regina in persona.
Non c'ero ancora stata da quando lo avevano inaugurato.
E' la compagnia aerea British Airways che atterra per lo più ad Heathrow con i suoi voli dall'Italia, non ad es. le compagnie low-cost.

La struttura del nuovo terminal è molto bella, sia guardandola dall'esterno- con il suo tetto ondulato e le sue snelle colonne perimetrali- sia all'interno con spazi ampi, luminosi, ariosi e ben gestiti.
Il progetto è stato affidato allo studio di Rogers Stirk Harbour + Partners (RSHP), che ha vinto l'appalto per il Terminal.
Al suo interno si respira un'atmosfera di novità e direi decisamente "chiccosa"!
Basti pensare che troverete i negozi: Bulgari, Dior, Cartier, Mulberry, Prada, Gucci.
Addirittura, per quanto riguarda Tiffany & Co., è la prima "airport boutique" in Europa e negli Stati Uniti e solo la seconda di tutto il mondo. E sembra che ci sia proprio nel negozio di Heathrow una selezione di pezzi che non si trova altrove.
Anche se non si entra per comprare, secondo me merita - eccome!- un'occhiata. Chissà se il personaggio interpretato da Audrey Hepburn in "Breakfast at Tiffany's" avrebbe trovato anche qui- oltre che nel Tiffany & Co. di New York - quell'aria speciale di tranquillità, quella sensazione che lì "non ti possa succedere niente di brutto" [citazione dall'omonimo film].

Io e il mio compagno invece ci siamo intrattenuti (purtroppo non abbastanza) nel negozio di Paul Smith.
Sia il negozio che la sua offerta di articoli sono notevoli ed anche qui si trovano pezzi speciali, che non vengono venduti ad es. neppure nel più noto negozio di Paul Smith- zona Covent Garden.

Tra l'altro- rientrando con l'aereo nei paesi dell'area Schengen, si usufruisce di sconti notevoli (Tax Free)- e quindi si può riuscire a trovare qualcosa di "acquistabile".

Una volta stanchi dello shopping [o di guardare in cagnesco la vetrina di Tiffany & Co. digrignando i denti], ci si può buttare nel fantastico mondo che il Terminal 5 di Heathrow dedica alla ristorazione......
Qui si va da qualche catena più commerciale, come Preat- à-manger, a posti più interssanti, come: Itsu, che è un sushi specialist, o per es. un Tapas Bar che ho adocchiato, molto curato nel Design e al primo impatto molto accogliente.
Io ho sostato invece al Wagamama, che è presente anche qui, oltre ad essere disseminato nei vari quartieri di Londra. E ritornerei a mangiarci presto e volentieri.
Il posto è spazioso, anche i tavoli sono grandi (perchè eventualmente da dividere) ed è molto luminoso come il resto della struttura.
La mia "pausa culinaria" è consistita in: zuppa Miso (la mia preferita!) con l'alga ed aromatizzata con una sorta di erba cipollina, degli ottimi scampi raccolti come caramelle in una leggera pastella e accompagnati da una gustosa salsina. Ma ho anche assaggiato dei "bocconcini" di pollo preparati sempre con la pastella e con la stessa presentazione dei gamberi...che non mi hanno affatto deluso.
La cucina delle pietanze avviene sul momento, quindi bisogna calcolare almeno un quarto d'ora di preparazione dal momento dell'ordine e avere cura di controllare ogni tanto quando parte il vostro volo.....

In questo caso l'attesa nel Terminal è talmente confortevole, che non si vorrebbe più ripartire.
Il mio volo invece è stato drammaticamente puntuale!!!





venerdì 12 marzo 2010

ALTRE CUCINE... IN QUA E IN LA'

Per chi come me ama sperimentare - sia in Italia sia quando viaggia - nuove cucine, diverse dalla nostra.......


Dei piccoli suggerimenti in posti sparsi in qua e in là:

RISTORANTE INDONESIANO a ROTTERDAM: Si tratta di una catena, dal nome SATEBAR- con almeno 2 ristoranti a Rotterdam, alcuni ad Amsterdam ed altri sparsi per l'Olanda.
Io in linea generale non amo particolarmente le catene, ma devo dire che qui mi ci sono trovata bene.
L'impostazione nell'arredo di questi ristoranti è sobria: niente di particolarmente sfarzoso, ma locali comunque accoglienti, addobbati con stoffe particolari e cuscini.
Se si sceglie la formula delle 14 portate (non spaventatevi, sono tutti assaggini!) si può avere una panoramica completa della cucina indonesiana, qualora non l'aveste mai provata.
Ricordate che il riso, il manzo e l'agnello la fanno da padroni, così come vari intingoli e salsine, ma troverete anche pietanze di pesce e...quindi sicuramente qualcosa che fa al caso vostro.
Il rapporto qualità/prezzo in questi ristoranti è ottimo!

RISTORANTE INDIANO a PISA: Se cercate un ristorante indiano a Pisa lo trovate in via Roma, in posizione centrale vicino a Piazza dei Miracoli.
E' l'unico ristorante indiano della città. Vi è infatti un altro esercizio che offre la cucina indiana ma a livello di "mangia-e-fuggi" o take-away.
E' un buon ristorante, anche qui con un arredo "etnico" sobrio ed un'ambientazione intima, dove non mancano candele e cuscini ecc.
Il servizio è puntuale e molto gentile.
In generale nei ristoranti indiani bisogna stare attenti alle scelte che si fanno in termini di pietanze. I ristoranti più evoluti, e così anche quello di Pisa, pongono accanto ai nomi dei  piatti delle annotazioni, per indicare quali sono più piccanti e quali meno.
Il piccante è un fondamentale della cucina indiana, come si sa, anche perchè gli indiani pasteggiano accompagnandosi con bevande rinfrescanti a base di joghurt. Se non siete abituati, meglio provare qualcosa di mediamente o poco piccante.
Il livello dei prezzi in questo ristorante è medio-alto, ma se si scelgono le cose giuste si mangerà bene e si avrà voglia di ritornarci.
Per andare sul sicuro si può ordinare il chicken tandoor o delle pietanze al curry o il pollo alla menta.

"Easy" SUSHI a LONDRA: Non è questo il nome del locale, ma un modo per dire che offre del Sushi commerciale a prezzi molto bassi.
Non è un vero e proprio ristorante, ma un'idea particolare che ai suoi esordi mi aveva molto incuriosito.
Si tratta- anche in questo caso- di una catena di locali. Il loro nome:  YO SUSHI.
E' un franchising che esiste anche in moltri paesi (ciascuno si può informare qualora avesse voglia di aprirne uno in qualche città italiana).
Io ho provato lo YO SUSHI di Londra vicino alla St. Paul's Cathedral e la formula è la seguente:
bancone circolare con sgabelli alti dove si siedono i commensali, all'interno del cerchio gli addetti alla cucina che davanti a voi affettano, sminuzzano, condiscono e preparano tutte le ciotoline di diversi colori contenenti pietanze che vanno dal pesce crudo al pesce con riso, agli involtini di pesce, ai crostacei, al riso, al riso con verdure ecc.
Le ciotoline (di dimensioni ridottissime) vengono poste [munite di coperchietto trasparente] su un rullo che gira davanti ai commensali.
Ciascuno è dotato di menu e può vedere a che prezzo corrisponde ciascuna ciotolina: ad ogni colore è abbinata una fascia di prezzo differente.
Il tutto è gradevole, ma non va inteso nè come un pranzo o una cena seri: siamo a livello di finger food per uno spuntino nel corso della giornata, un mini-pasto- veloce o uno stuzzichino verso l'ora dell'aperitivo.
Credo che tanto faccia in realtà la curiosità...quindi non abbiate aspettative culinarie troppo alte!
Se volete, trovate un piccolo punto Yo Sushi- molto più spartano però- in qualche Terminal dell'aeroporto di Gatwick.

BUDDHA BAR RESTAURANT a PARIGI: Qui saltiamo a tutto un altro tipo di genere: lusso, ogni minimo dettaglio curato, arredamenti sontuosi, grande atmosfera.
L'impatto è forte, soprattutto dinanzi all'imponente Buddha alto non so quanti metri...
Il tutto può sembrare un tantino forzato e un po' kitsch, ma c'è da metterlo in conto.
Non è un posto- a mio parere- dove si vada espressamente per la cucina: i prezzi sono alti e si potrebbe non rimanere del tutto soddifatti del rapporto tra la qualità e quello che viene offerto.
In ogni caso il ventaglio di scelta varia dalla cucina asiatica a quella indonesiana, con l'aggiunta di un menù di Sushi .
Se ci si sente in vena di una serata un po' chic senza badare troppo al portafoglio, allora il locale fa al caso vostro.
Devo andare invece in futuro a visitare il club sottostante, sempre parte del Buddha Bar, ricordando che questo tipo di musica ethno-beat (che ha fatto diffondere poi il genere Buddha Bar in tantissime nazioni del mondo) è legata al nome di Claude Challe, co-fondatore  di questo Restaurant & Bar a due passi da Place de la Concorde.

Ed infine una menzione speciale per un posto che non c'è più Mi sembra di aver capito che il proprietario si sia trasferito in altra città e perciò ha chiuso. Se lo cercavate dunque, sapete che è da un po' che ci ha "abbandonato".
Sto parlando del Ristorante Libanese PASHA di Reggio Emilia.
Le pietanze libanesi- se cucinate bene- sono ottime: si va dalle carni alle verdure, passando per il cous cous.
I proprietari del Pasha erano molto gentili: avevano dato a me e a mia sorella indicazioni per fare una sorta di caffè libanese a casa. In realtà il caffè libanese [che vede l'aggiunta di semi di cardamomo] ha una lunga preparazione e va fatto con gli strumenti adatti.
Ma si può aggiungere un tocco di libanese anche alla propria Moka, proprio munendosi dei semi di cardamomo e mettendoli nell'acqua della caffetteria, così quando l'acqua bollirà questi conferiranno al nostro caffè un sapore ed un aroma diversi.
Vale la pena però provare il vero caffè libanese: è una delizia che non si dimentica facilmente.

Peccato dunque per questo locale che ha chiuso: la cucina era ottima, il servizio anche e in alcune serate- ho saputo- c'era anche lo spettacolo della danzatrice del ventre [a cui io però non ho assistito].

A questo punto vi lascio e parto per un viaggetto del fine settimana ed auguro anche a voi di trascorrere un sereno week-end......!!!

TO BE CONTINUED...........................

martedì 9 marzo 2010

REGENSBURG (RATISBONA)

Peccato sentirne parlare in questi giorni solo per eventi veramente vergognosi.
Peccato perchè REGENSBURG, in italiano conosciuta come Ratisbona, è una città a dir poco deliziosa.
Si trova in Baviera ed è facilmente raggiungibile da Monaco (sono ca. 120 km, ma i treni tedeschi sono veloci, affidabili e soprattutto puntuali!).

La attraversa il fiume Donau, il Danubio. In centro città si può ammirare lo storico ponte in pietra, bellissimo ed imponente: lo Steinerne Bruecke (traduzione letterale: ponte di pietra, per l'appunto).




                                                    (foto tratta da Internet)

Regensburg è una città sorprendente: monumenti gotici e medievali di assoluta bellezza, natura (zone e parchi verdissimi e lungo-Danubio da percorrere in bicicletta o dove prendere il sole in estate), tantissimi ristoranti e locali di qualsiasi genere per il divertimento, un Campus universitario con un ventaglio amplissimo di facoltà e davvero ben organizzato.

Il suo centro storico è entrato da poco a far parte del Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO.
I bavaresi ne sottolineano la bellezza artistica un po' "italiana". E un'evocazione del gusto e del costume italiani sono anche le numerose gelaterie presenti in centro, che durante la bella stagione mettono fuori tavolini ed ombrelloni per accogliere i clienti in un modo che non è certo abituale per tutti i tedeschi.
Nelle stradine centrali (i vicoli portano il  nome tedesco di Gasse e sono lastricate in pietra) vi sono numerosissime panetterie. Se siete stati qualche volta in Alto Adige, avrete già avuto la possibilità di ammirare questo genere di panetterie con meravigliose composizioni fatte da pane di tutti i tipi: di forme diverse, con semi o senza e così via, duro, morbido ecc. Più che cesti di pane sembrano vere e proprie composizioni artistiche. E poi non possono mancare naturalmente i famosi Brezel- con o senza semi di papavero- che io personalmente adoro:


                                                     (foto tratta da Internet)

Regensburg la si può girare agevolmente in autobus o in bicicletta; se si vuole rimanere in zona centrale- anche a piedi.
La qualità della vita è molto alta e tutto è organizzato al top; basta considerare che nel '98 a Ratisbona erano già super-avanti con la raccolta differenziata dell'immondizia e tutto già allora funzionava perfettamente.

Come meta ve la consiglio sia d'estate che d'inverno: certo nei mesi invernali è un po' freddina, ma nel riscaldare gli interni i tedeschi sono attrezzati! Nel periodo natalizio è fantastica, con i suoi mercatini colorati dove si possono assaggiare le prelibatezze del luogo ed il famoso vino caldo (Gluehwein), spettacolare!
Nel periodo estivo- contrariamente a quanto si pensi non conoscendo bene la Germania- si trovano giornate di cielo blu, limpido e terso e sono tante le attività all'aria aperta da poter fare, comprese interessanti gite in barca.

Per chi volesse cimentarsi nello studio della lingua tedesca poi, vi sono molte scuole specializzate nell'insegnamento del tedesco agli stranieri ed anche corsi all'università.
E per chi decidesse di viverci per un po'-come ho fatto io- sappiate che è un'ottima scelta!
Ci sono tantissimi aspetti davvero che varrebbe la pena di conoscere di Ratisbona e perciò magari prossimamente ne torniamo a parlare.....

 

lunedì 8 marzo 2010

FIRENZE MUSEO NAZIONALE ALINARI DELLA FOTOGRAFIA


Come vi avevo anticipato in uno dei post precedenti ( Mostra a Firenze dal titolo: "Parigi Capitale della Fotografia 1920-1940") ero molto incuriosita da questa mostra ed infatti ho trovato il tempo per farci un salto.

Innanzitutto- per aiutarvi a cercarla- vi dico che esistono sia il Museo Alinari, a cui rimanda il flyer incollato all'inizio del post, sia la Show-room.
Il Museo vero e proprio si trova in Piazza S. Maria Novella. La Show-room invece è in Largo Alinari. Facile l'equivoco perchè ci troviamo in entrambi i casi in zona Stazione S. Maria Novella.

Nello spazio della Show-room troverete la stamperia, la casa editrice, gli archivi; la mostra temporanea sui fotografi parigini e non, è da ricercarsi invece al Museo Alinari.

"Parigi Capitale della  Fotografia 1920-1940" mi è piaciuta molto, anche se devo anticiparvi che le fotografie non sono tantissime- come spesso accade in questo genere di allestimenti.
Un po' deludente è stato constatare l'esigua presenza di scatti di Henri-Cartier Bresson; ci sono invece diverse foto di Man Ray.
Questa mostra temporanea è allestita al piano terra. Con il medesimo biglietto si può visitare l'altra parte del museo, con il suo percorso itinerante che si snoda anche per i piani superiori.
Anche il percorso itinerante è di grande interesse, perchè è una vera e propria esplorazione nel mondo della fotografia dalle origini fino all'avvento delle avanguardie.
Agli ultimi piani poi si trovano gli apparecchi fotografici di diverse epoche, nonchè i vari album- "contenitori" di fotografie, il cui stile e genere si sono modificati nel corso dei tempi. Da non saltare poi la sezione dedicata ai negativi.
Credo che il Museo Alinari sia una meta adatta non solo a chi è appassionato di fotografia, ma anche per coloro che sono più "inesperti" in questo campo.

mercoledì 3 marzo 2010

RICCIONE E MISANO ADRIATICO- UN CAFFE' ED UNA GRAN CENA

Allora rieccomi...un po' danneggiata e stropicciata, ma ci sono.....
e sono tornata per parlare di un posto, che- nonostante i suoi difetti e la fama per certi aspetti negativa- mi ha lasciato sempre bei ricordi e mi ha regalato dei soggiorni spensierati: RICCIONE.

Quello che mi ha stupito la prima volta che ci sono stata, dissipando tutti i pregiudizi che avevo anche a causa della giovane (ma neanche tanto) età di allora, è che Riccione è una città poliedrica, destinata ad un bacino di utenza ampio e variegato.
Ovvero è diventata- e lo era soprattutto negli anni passati- la città del divertimento per giovani e giovanissimi- data la sua presenza capillare di locali e discoteche; ma è stata per un bel pezzo ed è tuttora meta del turismo straniero di qualsiasi età e soprattutto di quello proveniente dalla Germania. Infine è amata dalle famiglie, che ne affollano i vari residences o che l'hanno eletta la sede della loro casa al mare o seconda casa che dir si voglia.
Essendo cresciuta in una città di mare, non posso certo dire che a Riccione si vada per le acque blu e limpide e neanche per le ampie spiagge- visto che gli stabilimenti e gli ombrelloni sono tutti pressochè sovrapposti l'uno all'altro.

                                                             (Foto tratta da Internet)


Ma passare qualche giorno in questa località della Riviera Adriatica mette sempre di buonumore; ognuno vi scoprirà una ragione per tornare: chi per farsi vedere nello "struscio" di viale Ceccarini, chi per la musica e le serate della Villa delle Rose o del Cocoricò, i più piccoli per le mille sale da gioco e per le giostre, altri per l'Acquafan e così via.

Beh, se avrete voglia anche voi di girare per le strade pulite ed ordinate di Riccione, potreste fermarvi a fare una sosta per un'ottima colazione o per un aperitivo al CAFFE' PASCUCCI o PASCUCCI SHOP.

Mi ricordo di esserci stata la prima volta quando ancora non aveva la forma attuale: la struttura e l'arredamento interni erano vecchiotti e lo si notava.....
Uno o due anni dopo stentavo a riconoscere il posto: interni a vista grazie alle ampie vetrate sia al piano superiore che a quello inferiore, parquet, poltroncine molto design, il candore dei rivestimenti bianchi, la sfilza di cuscini bianchi, rossi e neri.
Ci troviamo in posizione centrale, anzi centralissima: in via Parini.
E sono sicura che rimarrete contenti: i cocktail che fanno al Pascucci sono speciali e vengono serviti con guarnizioni molto appetitose.
Io lo preferisco al Caffè del Porto (un altro Indirizzo canonico per l'aperitivo a Riccione), che mi è sempre sembrato un po' più pretenzioso, ma comunque sono gusti....
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Non lontano da Riccione si trova MISANO ADRIATICO.

Misano Adriatico è sinonimo per molti di Autodromo Internazionale, per altri della discoteca Echoes (che ora non è più in quella sede) e che nel 2000 regalava delle serate fantastiche con il suo privè Village.....

A Misano ci sono stata di recente ed ho scoperto un ristorante che vi darà delle soddisfazioni se volete mangiare del buon pesce e trovarvi in un'ottima location.
Il posto in questione si chiama: Le Vele e si trova sulla Litoranea Sud.
E' composto da due piani, quello superiore non particolarmente ampio, ma attrezzato anche con tavoli per gruppi. Dalle grandi vetrate si può godere il panorama del mare; il ristorante si trova infatti proprio al livello della spiaggia. Io ci sono stata in inverno, ma posso immaginare che d'estate le vetrate vengano aperte, essendoci all'esterno una pedana in parquet, e che si possa godere ancora meglio della favorevolissima posizione.
Se avete voglia di pesce vi potete sbizzarrire: io ho apprezzato tanto gli antipasti di mare freddi che quelli caldi e anche tra i primi ed i secondi ci sono pietanze davvero sfiziose. E poi potete irrorare il tutto con vini bianchi come la Falanghina o il Lacryma Christi [da ricordare che non sono della zona, bensì due ottimi vini campani].
I piatti sono preparati e serviti in maniera impeccabile ed in generale il servizio è puntuale e discreto.
Per quanto riguarda il conto va considerato che si tratta pur sempre di un menu a base di pesce e per lo più freschissimo; mi sento comunque di poter dire che siamo in linea con i prezzi odierni, quindi non ci troveremo alla fine della cena dinanzi a richieste esagerate.