giovedì 25 novembre 2010

WAPPING

Giorni piovosi e complicati....
E quando il cielo (e l'umore) sono tendenti al nero, è bene ricordarsi dei bei posti che si è visitato.

Quella che vedete nelle foto sottostanti non è una meta classica di Londra, ma a mio parere è molto interessante.












Per raggiungere questa zona, che si chiama WAPPING, dovrete arrivare innanzitutto (consiglio la metro) a Shadwell. Dopodichè potrete optare per un autobus, oppure fare come me ed incamminarvi per il quartiere, costeggiando il Tamigi ed ammirando quello che una volta era l'antico porto di Londra. Et voilà una piccola testimonianza fotografica:



In questo quartiere molte sono le fabbriche dismesse e gli stabili che erano stati abbandonati, ma già dagli anni Ottanta è iniziato il recupero dell'area, tanto è vero che non mancano residenze di lusso ed iniziative interessanti come quelle del Wapping Project (mostrato nelle mie prime tre foto in alto).

Il Wapping Project è innanzitutto un centro culturale con mostre ed esibizioni, al cui interno si possono trovare anche un ristorante ed un bar. Come potete vedere dalle immagini il tutto è ricavato all'interno di una vecchia centrale idroelettrica. Il luogo non è stato completamente smantellato, mantenendo la struttura originaria; nel rispetto di questa sono stati creati i nuovi spazi. L'impressione appena si entra è fantastica.

Molto bella- per quanto riguarda la parte della ristorazione- la cucina a vista. Essendoci andata nel pomeriggio mi sono concessa solo un caffè, ma i dolci sul bancone erano asssolutamente invitanti.
La cucina è aperta sia per pranzo che per cena.

Le mostre sono per lo più free admission (gratis) ed hanno luogo negli ampi locali della ex-centrale.

Qui alcune foto dell'esposizione alla quale ho potuto assistere io non molto tempo fa:






E qui l'entrata della saletta superiore, dove erano stati esposti alcuni dei lavori dell'artsita Paul Bodens.



Consiglio vivamente una visita al Wapping Project, perchè lo considero un posto non convenzionale, culturalmente molto valido e fuori dalle solite rotte.
Una menzione particolare va alla sua libreria, situata nel giardino, piccola e deliziosa, ma con libri davvero interessanti ed originali sull'arte e sulla moda.

Ecco un'altra piccola chicca da inserire nella mia London Guide. Spero vi sia piaciuta e vi possa tornare utile.




lunedì 15 novembre 2010

GIROVAGANDO IN UN BELLISSIMO MONDO

Buonanotte a tutti!
Una Giro-vaga come me non può non lasciare traccia del fine settimana appena trascorso.
Ho fatto davvero un bellissimo giro questa volta...uno dei più belli che possa capitare: un giro nel mondo dell'amore vero, nel mondo di chi è pronto a dare senza chiederti mai nulla indietro.

Anche nei momenti più difficili la vita ti ricorda che -finchè sei capace di preservare certi sentimenti autentici e di aggrapparti con semplicità e modestia a loro- non rimarrai mai sola.

A ricordarmi questo rimarranno anche un ciclamino rosso fuoco, un rosmarino profumatissimo, una tenda avorio svolazzante.
E sono sempre più convinta che il viaggio più importante è quello che si fa nella propria anima grazie alle esperienze vissute.



venerdì 12 novembre 2010

I FENOMENI

Qualche giorno fa sono andata a vedere a teatro lo spettacolo che Maurizio Crozza sta portando in giro per l'Italia e dal titolo: I Fenomeni

I biglietti erano stati prenotati da parecchio tempo; ero curiosa, ma anche un po' dubbiosa.
Mi è capitato di andare a vedere altri spettacoli di comici e va detto che l'ora e mezza o le due ore di spettacolo si rivelano non sempre esilaranti.
Per allungare il brodo talvolta si canta, si balla, si inseriscono "aiutanti" più o meno conosciuti in scena e la verve comica in questi casi ne fa un po' le spese.

Crozza l'ho sempre ammirato nei piccoli sketch; al contrario non ero rimasta del tutto convinta della sua trasmissione televisiva su La7.
Ma mi sono dovuta ricredere una volta assistito allo spettacolo: ho riso tantissimo ed ho apprezzato la maestria del protagonista, i testi, i personaggi interpretati.

Se volete trascorrere una serata diversa dal solito e piacevole, vi consiglio di dare un'occhiata alle date del suo tour, per vedere se e quando approda nella vostra città o nei dintorni.

Per quanto riguarda il costo del biglietto, varia a seconda delll'area, della fila e del posto che gradite occupare, con diverse fasce di prezzi.

E nel caso mettiate in pratica il mio consiglio....buon divertimento!

mercoledì 10 novembre 2010

MOSTRA DI JOAN MIRO' A PISA

Ciao a tutti!
Una mostra di questo tipo a Pisa...di per sè è già una notizia!
Tiratina di orecchie alla città per le poche mostre che vengono allestite, ma soprattutto per l'esiguo numero di quelle davvero interessanti.
Certo, nell'ambito di questa veloce polemica, va menzionata come eccezione la mostra di Chagall al Palazzo Blu di Pisa, organizzata l'anno scorso.

E' vero che la città di per sè ha già fonti di attrattiva: Piazza dei Miracoli, il cimitero monumentale, la Chiesa di S. Maria della Spina, i Lungarni ecc. ma qualche mostra di livello in più non guasterebbe!

Dunque non potevo lasciarmi sfuggire "Joan Mirò. I miti del Mediterraneo".
L'esposizione ha aperto i battenti il 9 Ottobre e terminerà il 23 gennaio, così avete ancora un po' di tempo per pianificare un giretto in Toscana ed andare a vederla, magari durante la pausa natalizia.
Anche questa -come la mostra di Chagall dell'anno scorso- si tiene al Palazzo Blu, in una posizione comoda anche per chi conosce poco Pisa, ovvero sul Lungarno Gambacorti vicino al Palazzo del Comune.

Inannzitutto devo dire che l'apertura fino alle 20.00 il sabato e la domenica è stata un'ottima idea.
Altro aspetto interessante: si può ottenere una riduzione sul biglietto di entrata tramite alcune carte, ad esempio la Cartaviaggio di Trenitalia, oltre alle normali agevolazioni per gli studenti universitari al di sotto dei 26 anni oppure per gli over 65.

Le sale da visitare sono dodici ed il tema attorno a cui ruotano è quello- come si evince dal titolo- dei miti del Mediterraneo.
Tanta parte ha (soprattutto per quanto riguarda le opere della prima sala) il background storico in cui Mirò produsse alcune tele e sculture, che furono dettate e permeate dal suo senso di disorientamento ed angoscia dovuto alla guerra civile spagnola.

Quanto esposto di Mirò al Palazzo Blu mi è piaciuto molto e mi ha convinto. Ho trovato soprattutto che l'impostazione data alla mostra faccia apparire l'artista nella sua vera luce e dimensione, a dispetto dei detrattori che hanno voluto parlarne spesso e farlo figurare come un  pittore in un certo qual senso "commerciale".
Nella prima e nell'ultima sala ci sono delle tele dai colori così intensi, che non potrete non notarli e rimanere  a guardarli per un po' estasiati.






venerdì 5 novembre 2010

COPENHAGEN IN AUTUNNO

Ecco dove ho trascorso il ponte del 1° Novembre:



COPENHAGEN PORTO- NIHAVN



Come sopra




CHIESA ANGLICANA



FONTANA DI GEFION



PARCO DEL ROSENBORG SLOT

Mentre in molte parti d'Italia pioveva a dirotto (facendo anche danni seri), a Copenhagen il clima era sì più umido di quanto mi aspettassi, ma in generale molto clemente!

Certo il cielo era grigio, come si deduce dalle foto, ma i colori dell'autunno compensavano la mancanza del sole e mi hanno lasciato a dir poco strabiliata. Pertanto, anche solo per le tinte pastello, consiglio una visita a Copenhagen proprio in periodo autunnale. (Ma non dubito che in altri periodi sia altrettanto affascinante).

Nelle prime due foto vi ho mostrato il clou del quartiere del Nihavn, la zona del porto. E' caratteristica innanzitutto per i vivaci e diversi colori delle facciate delle case come vedete; e poi per il suo dedalo di stradine con negozietti e ristoranti. Certo può sembrare/essere un tantinello turistica, ma è pulsante di vita e c'è qualche indirizzo di ristorazione storico o degno di nota.

Nelle vicinanze del porto vanno segnalati anche- per l'acquisto di regalini danesi e non- i Magasins du Nord, grandi magazzini per l'appunto, con il primo piano dedicato alla gastronomia.

Facendo una bella passegggiata sul molo per arrivare al Nihavn si può ammirare il Kastellet, antica fortificazione militare della città, e proseguendo per sentieri costeggiati dal verde ed immersi in una ridente campagna (luogo dove in molti fanno jogging) ci si imbatte nella bellissima chiesa anglicana di cui vedete testimonianza fotografica sopra.
A coronare lo splendido quadro naturalistico di questa zona c'è il mare che si incanala in tanti piccoli e tranquilli specchi d'acqua, come quello costeggiante la Anglican Church.

La fontana di Gefion invece si trova più avanti. Mi è piaciuta moltissimo. E' imponente, è bella vista da tutte le angolazioni ed è affascinante anche il soggetto che rappresenta, raffigurando la leggenda dell'isola su cui è sorta Copenhagen.
Pare che sia stata lasciata dal governo per molto tempo senza acqua, ma per fortuna non è questo lo stato attuale.

L'ultima foto ritrae invece il meraviglioso parco che attornia il castello di Rosenborg, in tutt'altra zona della città.
Le stanze di Rosenborg sono interessanti, così come i vestiti ed i gioielli dei reali [anche se preferisco i musei d'arte alle collezioni di questo tipo], ma il parco è sicuramente la parte più preziosa. Il giallo ed il rosso delle foglie poi lo facevano sembrare una vera e propria cartolina.

Questa è una piccola infarinatura della città, ma sicuramente tornerò a parlarne per aggiungere qualche altro consiglio. Copenhagen è una città da visitare assolutamente, per la sua bellezza in primis, per le numerose attrattive che ha,  perchè è una città molto vivibile ed organizzata e per tanti altri motivi che...scoprirete solo andandoci!!

Buon week-end!

GIRO-VAGA


 

mercoledì 3 novembre 2010

LONDRA- SCATTI DI UN GIRO IN TRAGHETTO

Qualcuno (molto importante) (il mio compagno di vita) mi ha fatto notare che non avevo aggiunto nessuna testimonianza fotografica del mio giro londinese in traghetto.

Facendo finta che siano scatti artistici volutamente astratti vi presento le immagini di quella serata (in realtà sfocate, essendo il mezzo in movimento).

Non resta che dire ugualmente: Enjoy!!




Ed ecco la London Eye:




Ed ancora:

martedì 2 novembre 2010

OSTERIA DA CENCIO

Bentrovati a tutti dopo questi giorni di riposo.
La pausa io l'ho sfruttata concedendomi un giretto, che non tarderò a raccontarvi nei prossimi interventi.

Oggi invece torno ai piaceri della gola, per parlarvi di un ristorantino in Toscana, nella provincia di Pisa, che mi ha colpito positivamente e a cui auguro un brillante prosequio di attività, nonostante i tempi siano duri e la gente non sappia spesso riconoscere la genuinità e la bontà dei prodotti sul mercato.

Qualche giorno fa ho sperimentato per la prima volta l'OSTERIA DA CENCIO a Càscina.
Delizioso è l'impatto visivo: porta di entrata e cornice della vetrina dipinte di viola, all'interno volte in pietra con lucernario, quattro colonne con capitello a far da sostegno alle volte.
Il tutto sdrammatizzato da utensili e suppellettili di gusto più moderno, con qualche tocco di shabby e di coloniale, ma soprattutto con numerosi oggetti che ci ricordano l'infanzia e le case dei nonni (esempio: una scatola di biscotti Mellin che mia madre ha conservato in casa per tanto tempo o i  liquori con l'etichetta di venti anni fa ecc.).
E' notevole la cura nei dettagli, ma non diventa mai claustrofobica.
Ho trovato carini i portatovaglioli e la biancheria da tavola scelti.

E poi passiamo al contenuto: il cibo.
Le pietanze ordinate sono state: il tortino di cavolfiore con fonduta e la pasta fritta con il prosciutto crudo come antipasti.
I secondi: lo stracotto pisano e il baccalà alla livornese.
Tutto di qualità e perfettamente cucinato e presentato.
Per finire: un dolce alle pere aromatizzato alla cannella, caldo e gustoso.
Scoperta notevole i liquorini segnalati sul menu.
Piccola parentesi che mi sento di dover aprire: non se ne può davvero più dei ristoranti che dispongono solo di qualche amaro e di limoncello; svecchiatevi per favore!!!
Chiusa questa veloce polemica, ribadisco che sono rimasta particolarmente contenta nel poter provare tre liquori diversi dal solito: l'amarancia, la china (che andava tanto prima nei bar) ed un liquore a base di vaniglia.

La cena è stata sicuramente piacevole per tanti motivi: la compagnia e la conversazione in primis, tante risate e tanti discorsi interessanti. Ma senza dubbio all'Osteria da Cencio mi sono trovata a mio agio, ho mangiato bene ed ho gradito l'ambiente. Va aggiunto poi che il ristoratore nel servirci è stato molto cortese.
Unicissimo neo: l'ambiente andava un po' riscaldato.

Quella sera mi sono accorta che non c'erano molti commensali. Certo Cascina non è una metropoli, il ristorante inoltre è aperto solo da febbraio scorso...ma inevitabilmente mi viene un po' di tristezza a pensare a tanti locali privi di qualità e ciononostante zeppi di gente, che riescono ad andare avanti senza meriti sebbene i tempi e la situazione economica non mettano di buonumore.

Perciò mi auguro con tutto il cuore che questo ristorante continui la sua strada con successo e mantenendo la sua ottima offerta e la stessa cortesia.